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IL TREKKING DELLE ALPI LIGURI E MARITTIME

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Le coordinate UTM

08/06/2008

 

Il sistema di coordinate UTM è quello che comunemente si utilizza nella cartografia (ad esempio nelle mappe dell'Istituto Geografico Militare italiano).

 

Si basa sul suddividere la superficie terrestre in tante zone utilizzando un reticolo formato da meridiani e paralleli. In dettaglio, presi come riferimento il meridiano di Greenwich e dall'equatore, per costruire il reticolo si sceglie un meridiano ogni 6° di longitudine ed un parallelo ogni 8° di latitudine.

 

Il reticolo non copre l'intera superficie terrestre ma lascia fuori i poli (ci si ferma a circa 80°). Questo porta ad ottenere un reticolo di 60x20 elementi, ciascuno "largo" 6° ed "alto" 8°,come mostrato in figura.

 

 

Per poter distinguere ciascuna zona si assegna a ciascuna delle 60 suddivisioni orizzontali un numero da 1 a 60 (il meridiano di Greenwich divide il segmento numero 30 dal segmento numero 31) e a ciascuna delle 20 suddivisioni verticali una lettera (partendo da sud a nord, dalla lettera C alla lettera X, escludendo la I e la O che potrebbero essere confuse con i numeri 1 e 0. Da notare che la prima zona a Nord dell'equatore è appunto la "N").

In questo modo ogni zona può essere determinata in modo univoco usando un numero ed una lettera, ad esempio: zona 32T.

Una posizione espressa in coordinate UTM avrà quindi come primo valore l'identificativo di zona: ci resta da capire come vengono fornite le coordinate all'interno di ogni zona.

 

Facciamo prima una considerazione sulle zone.

Come abbiamo detto in precedenza ciascuna zona è "larga" 6° ed alta 8°, ma se misurassimo la larghezza in metri troveremmo che questa diminuisce man mano che ci avviciniamo ai poli (la zona si restringe).

 

 

Più in generale zone che si trovano a latitudine diversa avranno forme diverse e a noi serve un sistema di coordinate che sia applicabile comodamente ad ogni zona.

 

Questo problema viene risolto dal sistema di coordinate UTM proiettando ogni zona su una superficie cilindrica. Tralasciando i particolari questo tipo di proiezione ha come effetto quello di distorcere o se preferiamo di stirare ogni zona rendendola "conforme".

 

 

In pratica abbiamo ottenuto una cartina dove gli spostamenti in direzione nord-sud (asse Y) sono sempre perpendicolari agli spostamenti in direzione est-ovest (asse X) in ogni punto della zona (intuitivamente potremmo dire che la cartina è larga tanto in alto quanto in basso).

 

Inoltre nelle mappe stampate i fattori di scala dei due assi sono gli stessi: questo permette di misurare la distanza tra due punti usando un semplice righello oppure utilizzando la quadrettatura che è quasi sempre presente in questo tipo di mappe.

Per ogni zona si prende come riferimento il meridiano centrale (se la zona va da 6° a 12° di longitudine si sceglie il meridiano dei 9°) e la linea dell'equatore.

 

Le coordinate di un generico punto all'interno di una zona sono fornite utilizzando due valori chiamati "east" e "north". Questi due valori indicano rispettivamente di quanti metri dobbiamo spostarci verso est (rispetto al meridiano centrale della mappa) e verso nord (rispetto all'equatore) per localizzare la nostra posizione.

 

Per evitare numeri negativi, al meridiano che passa al centro della mappa viene assegnato il valore convenzionale di 500000 metri. In modo analogo all'equatore viene assegnato un valore convenzionale di 0 metri (per le zone a nord dell'equatore stesso) oppure di 10000000 metri (per le zone a sud dell'equatore stesso).

 

A titolo esemplificativo consideriamo la cima del Monte Galero. Questa ha come coordinate geografiche

 

44°09'22"N

8°00'56"E

 

che riportate nel sistema di coordinate UTM diventano (conversione effettuata utilizzando il GPS Garmin Etrex Summit)

 

32T , 0421274 east , 4889679 north

 

Le coordinate si leggono in questo modo:

mappa 32 T

distanza 78726 metri dal meridiano centrale di mappa (ovvero 500000 - 421274)

distanza 4889679 metri dall'equatore.

 

 

Come si può vedere dall'esempio la singola coordinata UTM è poco intuitiva.

 

In generale le coordinate UTM sono di difficile utilizzo per le grandi distanze (quando operiamo in zone diverse) ma dimostrano tutta la loro utilità in ambito locale (all'interno della stessa zona) specialmente se abbinate all'utilizzo di una mappa.

 

Immaginiamo infatti di conoscere la nostra posizione e di dover raggiungere un punto del quale conosciamo le coordinate.

Confrontando tra loro le coordinate possiamo capire in che direzione andare e per quanti metri camminare. Ancor meglio, se possediamo una mappa della zona che utilizza il sistema di coordinate UTM possiamo riportare le rispettive coordinate e poi scegliere il percorso migliore da seguire.

 

 

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