ESCURSIONI

IL TREKKING DELLE ALPI LIGURI E MARITTIME

Carnino superiore - Punta Marguareis
Località di Partenza:

Carnino superiore

Longitudine: 07°43.855' E

Latitudine: 44°08.924' N

Quota:1397 m

Località di Arrivo:

Punta Marguareis

Longitudine: 07°41.069' E

Latitudine: 44°10.443' N

Quota:2651 m

Caratteristiche:

Durata: 05h:15m

Difficoltà: Media

Dislivello: 1254 m - Lunghezza: 10.1 Km

 

Descrizione

Molte sono le vette che compongono le alpi liguri.

Ciascuna ha caratteristiche di forma, composizione, accessibilità diverse che la rendono ovviamente unica e diversamente bella dalle altre.

Il giudizio del singolo potrà anche scegliere la migliore, ma è dato certo che una di queste vette regna incontrastata sulle altre. Stiamo parlando dell'imponente punta Marguareis che con i suoi 2651 metri è la più alta vetta delle alpi liguri.

Punta Marguareis è accessibile da tre vie principali: le prime due partono da pian delle Gorre, usano come base di appoggio il rifugio Garelli (vedi escursione 24) e salgono a punta Marguareis passando rispettivamente dal canalone dei genovesi o da quello dei torinesi. La terza parte da Carnino superiore ed usa come base di appoggio il Rifugio Don Barbera (vedi escursione 16).

Per la nostra escursione abbiamo scelto la via Carnino - Don Barbera, che sebbene più lunga presenta una minore pendenza. Dopo aver analizzato le caratteristiche del percorso e le condizioni meteo per il breve termine decidiamo di fare un'escursione in due giorni: quindi zaino pesante, tenda, sacco a pelo e punto appoggio presso il rifugio Don Barbera.

 

Giorno 1

Partiamo nel primo pomeriggio. Gli zaini sono abbastanza pesanti ma ben bilanciati. Dopo aver lasciato la macchina nel parcheggio di Carnino superiore attraversiamo il piccolo gruppo di case ed entriamo nel bosco. Il sentiero è in ottime condizioni, quasi sempre largo, e procede con modesta salita in direzione ovest.

Dopo circa 1.2 Km troviamo una fontana. Anche se siamo appena partiti rabbocchiamo le borracce: sarà possibile rifornirsi di acqua fresca solamente presso il rifugio (ovvero 5 km dopo) ed in montagna l'acqua è quanto mai preziosa.

La vegetazione del bosco che proteggeva dal sole scompare mentre il sentiero prosegue facendosi più impegnativo. Dopo 2.1 Km ritroviamo il bivio per il Saracco Volante (come non ricordare la salita al passo delle Mastrelle).

Poi sempre salita e direzione sud-ovest fino a raggiungere la croce in metallo e un'ampia vallata pianeggiante (1815m, 3km circa dalla partenza). Proseguiamo ancora in direzione ovest ed ovest/nord-ovest raggiungendo prima le selle di Carnino (4,3 km) ed infine il nuovo rifugio Don Barbera (6.6 Km circa dalla partenza). Ci abbiamo impiegato più tempo del solito: ovviamente gli zaini non hanno perdonato.

Come accennato in altre escursioni, il rifugio è stato ultimato da poco, ed è di proprietà del Parco Naturale alta Valle Pesio e Tanaro. Appena arrivati prendiamo contatto con i gestori (accordandoci per l'ora della cena) e provvediamo quindi a montare la nostra tenda vicino al vecchio rifugio CAI.

Cena alle ore 19.15. Nel rifugio sono presenti due gestori e una decina di ospiti. Consumiamo un buon pasto (sia per quanto riguarda il sapore, sia per le quantità) e facciamo conoscenza con le persone del nostro tavolo: il signor Luciano del CAI di Chieri, appassionato escursionista ottantenne ed altre due persone impegnate professionalmente nella realizzazione di documentari (in questi giorni stanno girando materiale per un documentario sul "giro del Margua").

 

Giorno 2.

La mattina seguente,facciamo colazione e passiamo al rifugio a riempire le borracce. Il rifugio è l'UNICO POSTO dove potersi rifornire di acqua quindi se decidete di fare un'escursione da queste parti accertatevi prima di partire che il rifugio sia aperto.

Ore 7.30 cominciamo la nostra salita al Marguareis.

Il sentiero comincia subito dietro al rifugio in direzione nord/nord-est (segnavia bianco-rossi e molti omini di pietra), prima su terra battuta, poi quasi subito su ciottoli e scaglie.

Il percorso è ancora in ombra ma non fa eccessivamente freddo. La pendenza del percorso è maggiore rispetto a quella di ieri ma saliamo molto più velocemente perché il pesante zaino è stato sostituito da un più pratico zainetto.

Lo spettacolo del massiccio del Marguareis è mozzafiato e fa un certo effetto vedere dal lato opposto le stesse cime che si vedevano dal rifugio Garelli. Lungo il tragitto incontreremo il signor Luciano, anche lui diretto a punta Marguareis: ciascuno di noi continuerà con il proprio passo, ma resteremo comunque "a vista" fino alla cima.

Dopo circa 1.2 km il sentiero svolta a destra in direzione est, supera una piccola sella (dalla quale tre camosci ci guardano incuriositi prima di proseguire per la loro strada) e discende di una trentina di metri per poi riprendere in salita nuovamente in direzione nord/nord-est.

Raggiunta quota 2500 il sentiero svolta a sinistra (direzione nord-ovest) portandoci allo strappo finale: da qui vediamo chiaramente la nostra meta e la caratteristica croce di punta Marguareis. Una ventina di minuti dopo raggiungiamo finalmente la cima.

Tempo impiegato 2 ore e 15 minuti: il percorso non ha presentato punti critici, pendenze eccessive o passaggi esposti. Lo spettacolo e soddisfazione sono indescrivibili.

La visibilità è buona e si riescono a distinguere le principali montagne dei dintorni: subito oltre la croce, settecento metri più in basso, l'inconfondibile rifugio Garelli.

Dopo le foto di rito scriviamo qualche appunto sul quaderno della croce ed una decina di minuti più tardi ci incamminiamo per tornare a casa: le previsioni meteo prevedono brutto per il pomeriggio ed è meglio non farsi sorprendere in punti critici.

Giunti alla tenda mangiamo pranzo e godiamo del meritato riposo per una mezzoretta: purtroppo c'è ancora tanta strada da fare e di nuovo con gli zaini pesanti. Dopo aver smontato la tenda e preparato gli zaini facciamo ancora una tappa al rifugio per riempire le borracce e salutare tutti: la promessa è quella di ritornare il prossimo anno.

Il resto della gita è fatto di passi ed ancora passi,di caldo, di quote altimetriche che non scendono mai e di stanchezza, ma le immagini di punta Marguareis che ci portiamo dentro ripagano di tutto.

A trenta minuti da Carnino superiore arriva anche il maltempo previsto e la pioggia. Forse siamo troppo stanchi per fermarci ed indossare i k-way integrali, forse non vale più la pena indossarli o forse la sensazione della pioggia estiva ci fa sentire più vicini alla montagna, portandosi via pensieri e magari un po' di stanchezza.

Trenta minuti dopo siamo a Carnino superiore ed il sole è tornato a fare capolino dalle nuvole e dalle montagne del massiccio del Marguareis.

 

E' stata un'escursione bellissima.

 

Altimetria

Altimetria Carnino Superiore - Rif. Don Barbera - Punta Marguareis

 

Come arrivare

Da Garessio, seguire la statale 28 in direzione ORMEA. Giunti a Ponte di Nava prendere a destra la strada provinciale 154 che conduce a Viozene e Carnino superiore (35 Km circa da Garessio).