ESCURSIONI

 

Descrizione

Dopo aver lasciato la macchina nei pressi dell'abitato di Viozene, ci accingiamo ad intraprendere la già ostica salita iniziale che si snoda per il primo pezzo in mezzo alle bellissime casette in legno e pietra di questo caratteristico paese.

Il sentiero intrapreso conduce in c.ca 50 minuti al rifugio Mongioie, in località Pian Rosso.

In realtà, poco prima del rifugio, un cartello permetterebbe di deviare direttamente per la vetta, ma noi consigliamo comunque di fare tappa al rifugio, se non altro per fare rifornimento di acqua.

Riempite le borracce, iniziamo la nostra camminata incontrando un cartello indicante la direzione da prendere per raggiungere il monte Mongioie, e qui si deve fare ahimè una considerazione sulla gestione della cartellonistica.

Sono infatti presenti ben due cartelli con l'indicazione "Mongioie, 3 ore", uno rivolto in direzione nord-ovest , l'altro in direzione nord-est.

 

 

Non sappiamo dove porti il secondo, ma siamo sicuri che quello in direzione nord-est porta alla nostra meta.

Chiudiamo il discorso sulla cartellonistica, commentando che abbiamo trovato parecchi cartelli divelti, alcuni proprio assenti (e, giuriamo, una volta c'erano), altri semplicemente per terra (utilissimi in caso di neve…).

Il sentiero conduce dopo circa 5 Km a pian dell'olio, un delizioso pianoro colmo di stelle alpine dove un tempo avveniva lo scambio dell'olio portato fin qui dalle popolazioni liguri, con altre materie prime portate dagli abitanti dell'entroterra.

 

 

Continuando il cammino, incontriamo un'indicazione scritta su un a pietra in basso che ci indica che con una breve deviazione a sinistra si può fare rifornimento di acqua: preziosa indicazione a questo punto del percorso, quando le borracce sono di solito alla fine.

Da qui in poi il sentiero prende le connotazioni di pietraia, pur rimanendo comunque di facile percorrenza in quanto con poca pendenza, costeggiando le caratteristiche doline carsiche tipiche della conformazione del massiccio Mongioie/Marguareis.

Dopo c.ca 3,30 ore dall'inizio, si raggiunge il bocchino dell'Aseo, spartiacque tra la val Tanaro e la val Corsaglia.

 

Qui incontriamo il bivio che devia decisamente a sinistra, e che permette l'assalto finale alla vetta. Se si proseguisse senza deviazioni, si arriverebbe in c.ca mezz'ora al lago Raschera, con una discesa di 180 mt.

 

L'ultimo tratto del percorso è decisamente impegnativo, poiché di considerevole pendenza.

 

Lo spettacolo dalla cima è fantastico soprattutto perché data la conformazione della montagna, si raggiunge la vetta con l' "effetto sorpresa" di vedere solo all'ultimo cosa c'è dall'altra parte.

 

Il percorso è molto impegnativo ma non difficile. Tra l'altro sempre molto frequentato da escursionisti. Abbiamo raggiunto questa vetta già molte volte, e possiamo dire che è da sempre molto affollato di "visite".

 

Al ritorno si può scendere lungo l'itinerario di andata oppure, per chi volesse provare un'affascinante alternativa, si scende a rotta di collo lungo la "gola delle scaglie", che si trova, rispetto alla cima, in direzione sud-ovest.

 

 

Altimetria

 

 

Come arrivare

Da Garessio, seguire la statale 28 in direzione Ormea. Giunti a Ponte di Nava prendere a destra la strada provinciale 154 che conduce a Viozene (29 Km circa da Garessio).