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Come scegliere il ricevitore GPS

15/11/2008

Il mercato dei ricevitori GPS ha avuto negli ultimi 5 anni una crescita esponenziale. I principali fattori scatenanti sono da ricercare nei chip di nuova generazione, più piccoli, con migliori prestazioni e meno costosi, ma anche dalla notevole spinta portata dal mercato automobilistico, ed ancora più recentemente dal mercato della telefonia mobile.

 

Orientarsi in questo campo può non essere semplice quindi questo articolo ha come scopo quello di fornire un aiuto per chi vuole acquistare un ricevitore GPS. Le considerazioni che leggerete sono frutto di esperienze personali e potranno essere più o meno condivisibili.

 

Tipologie di ricevitori GPS

Anche se fondamentalmente tutti i ricevitori GPS fanno la stessa cosa, cioè fornire una posizione, questi si differenziano tra loro per i servizi correlati cioè per come utilizzano le informazioni di posizione.

I ricevitori possono essere suddivisi in due grosse categorie: cartografici e non cartografici.

 

RICEVITORI GPS CARTOGRAFICI.

Sono dotati di una cartina solitamente di tipo stradale ad alta risoluzione; sono in grado di visualizzare la posizione corrente sulla mappa e fornire le indicazioni stradali per raggiungere una destinazione solitamente descritta con "città, via e numero civico".

 

Esempio cartina stradale (Igo8)

 

Questi ricevitori sono comunemente chiamati navigatori satellitari.

 

Alla funzionalità di calcolo percorso sono inoltre associate funzionalità di database, pertanto è possibile trovare e raggiungere gli elementi una lista di contatti personalizzabili (amici,parenti,ecc) oppure una lista di contatti comuni a tutti chiamati PDI o POI (Punti Di Interesse o Points Of Interests).

 

L'archivio dei POI di solito comprende la lista dei ristoranti, dei distributori, delle farmacie, dei supermercati, ecc. È quindi possibile chiedere al navigatore GPS di condurci al distributore più vicino.

 

Esempio punti di interesse (TomTom)

 

Il maggior punto debole di questi navigatori è rappresentato dall'aggiornamento delle informazioni: è inutile sapere la posizione di un esercizio commerciale che non esiste più, o peggio ancora non sapere che una strada è diventata a senso unico.

 

A tal proposito si ricorda che i navigatori vanno utilizzati come assistenti alla guida ma nulla più: dovete prestare attenzione alla strada ed alla relativa segnaletica.

 

RICEVITORI GPS NON CARTOGRAFICI.

Questo tipo di ricevitore GPS non contiene al suo interno alcun tipo di cartina e non è in grado di calcolare itinerari stradali. E' quindi maggiormente adatto per un utilizzo all'aria aperta o comunque dove non ci sono strade.

Gestiscono tre tipi di informazione: i waypoint, le rotte e le tracce. Vediamo in dettaglio che cosa sono.

 

I waypoint

Sono l'equivalente dei POI ed indicano un luogo. Sono quindi caratterizzati da una coppia di coordinate, un'altezza, un nome (di solito lungo fino a 6 caratteri) e a volte anche da un simbolo grafico che è rappresentativo del luogo indicato (ad esempio una vetta, una casa, una bandierina, ecc..).

 

Nell'immagine che segue è rappresentata la modalità mappa di un ricevitore Garmin non cartografico dove è possibile vedere tre waypoint (indicati in rosso), la nostra posizione (indicata in blu) ed in arancione alcune informazioni relative alla mappa, quali la scala e la direzione di orientamento della mappa (stiamo camminando in direzione nord ovest, ovvero 292°).

 

Esempio di waypoint su Garmin (modalità mappa)

 

È possibile quindi chiedere al ricevitore GPS quanto dista un qualunque waypoint dalla posizione corrente, oppure di condurci ad uno di essi. Ovviamente non possedendo cartografia, le indicazioni fornite saranno quelle di un percorso in linea retta.

 

La rotta

La rotta è una lista ordinata di waypoint e si utilizza per definire a grandi linee un percorso. Possiamo immaginare una rotta composta dall'elenco dei bivi da superare per raggiungere una cima. Nell'immagine che segue è rappresentata la schermata di selezione di una rotta (Garmin).

 

Esempio di rotta su Garmin (fase di selezione della rotta)

 

Quando impostiamo il ricevitore GPS per seguire una rotta, questo ci fornirà le indicazioni per raggiungere prima il primo waypoint della lista, poi il secondo e così via.

 

Esempio di rotta su Garmin (modalità bussola)

 

Consiglio pratico: Se in una rotta usiamo i waypoint per indicare i bivi, è buona norma assegnare un nome che ricordi quale direzione prendere una volta raggiunto un bivio.

 

I waypoint scaricabili da questo sito adottano una nomenclatura tipo:

 

bv04sx

 

dove:

bv04 indica il quarto bivio sul percorso

sx indica quale direzione prendere una volta raggiunto il bivio

 

Come nel caso dei waypoint, il percorso tra i punti di una rotta è sempre una linea retta quindi le indicazioni fornite dal ricevitore GPS inerenti la lunghezza del percorso oppure le stime sui tempi di percorrenza sono da ritenersi validi ma indicativi.

 

La traccia

La traccia serve per descrivere un percorso in modo molto dettagliato.

Ogni traccia è composta da una sequenza ordinata di migliaia di punti ciascuno dei quali rappresenta una differente posizione nello spazio. In pratica il funzionamento è lo stesso delle rotte: la differenza principale sta nel numero di punti che le compongono. Nell'immagine che segue è rappresentata una mappa dove sono presenti un waypoint ed una traccia da seguire.

 

Esempio di traccia su Garmin (modalità mappa)

 

La maggior parte dei ricevitori GPS è in grado di seguire una traccia preregistrata o scaricata da internet (ad esempio dal nostro sito) e di registrarne contemporaneamente un'altra mentre si cammina.

 

Esempio di doppia traccia su Garmin (modalità mappa)

 

A quest'ultima caratteristica è associata una utilissima funzionalità chiamata trackback: in qualunque momento è possibile chiedere al ricevitore GPS di guidarci a ritroso sui nostri passi fino al punto di partenza della nostra escursione.

Un bell'aiuto in caso di nebbia improvvisa.

 

Per ciascun punto traccia vengono memorizzate le seguenti informazioni: latitudine, longitudine, altezza sul livello del mare, data, ora, minuto e secondo di registrazione del punto.

Con queste dati è possibile calcolare tempi di percorrenza, altimetrie e statistiche di vario genere (usando appositi programmi ed un computer).

 

 

TORNIAMO ORA ALLA DOMANDA INIZIALE: QUALE RICEVITORE GPS SCEGLIERE?

Beh,dipende dall'utilizzo che volete farne ma tenete ben presente che le due categorie di ricevitori GPS non sono intercambiabili, quindi se vi serve un navigatore comperate un ricevitore GPS cartografico ma non provate ad utilizzarlo in montagna e viceversa.

Evitate anche soluzioni ibride in quanto tendono a non soddisfare bene nessuno dei possibili utilizzi.

 

Se state cercando un navigatore orientatevi sul classico TomTom oppure sul più innovativo Igo8, al momento meno diffuso ma con maggiori potenzialità.

In ogni caso tra i due non c'è una grossa differenza: è più una questione di gusti estetici in quanto le funzionalità sono praticamente le stesse.

 

Esempio di navigatori (Igo8 vs TomTom 7)

Nell'immagine sopra i due navigatori a confronto sullo stesso tratto di strada.

 

Di solito questi due prodotti vengono distribuiti su piattaforme hardware dedicate che hanno il vantaggio di non richiedere nessuna competenza a chi lo utilizza: basta saperli accendere.

 

Personalmente ho preferito come piattaforma hardware un PDA pocket PC con ricevitore GPS integrato (l'introvabile ASUS 636N) che posso anche utilizzare per fare altre cose come leggere libri in metropolitana o scrivere questo articolo. Tenete però presente che ad una maggiore versatilità si accompagna però una minore semplicità di uso.

 

 

Se invece siete interessati ad un ricevitore GPS per uso sportivo la scelta non può che cadere su Garmin.

Questa ditta produce infatti ricevitori GPS x il trekking (la serie ETREX) per la corsa (i FORERUNNER) e per l'attività ciclistica sia strada sia mountain bike (la serie EDGE).

 

Io utilizzo un ETREX SUMMIT (la serie con display LCD a 4 colori) che risulta perfetto per il trekking: robusto, leggero, di dimensioni contenute ed estremamente affidabile.

 

Garmin Etrex Summit

 

È dotato di bussola elettronica ed altimetro barometrico in grado di correggersi automaticamente con i dati del sistema GPS. Impermeabile IPX7, può resistere per 30 minuti completamente immerso nell'acqua.

 

Il display è sempre ben visibile in qualunque condizione di luce: sia in pieno sole sia di notte grazie alla retroilluminazione attivabile premendo un solo tasto.

 

È alimentato da due pile stilo formato AA. Usando le ricaricabili da 2700 mA funziona ininterrottamente per almeno 12 ore. L'autonomia dovrebbe essere superiore ma non ho avuto occasione di provarlo. Va da se che il peso ed il costo di due pile stilo di riserva è trascurabile.

 

Dal punto di vista della precisione l'ETREX è compatibile con il sistema di satelliti EGNOS. In condizioni ottimali siamo sotto i 2 metri e nel normale utilizzo ci si accorge di aver sbagliato strada entro una decina di passi: meglio di qualche centinaio di metri o peggio come a volte succede quando si perdono di vista i segnavia per i più svariati motivi....

 

L'unico neo è rappresentato dall'interfaccia di collegamento dati verso il computer.

Si tratta di una seriale RS232 con un connettore non standard, quindi o ve lo auto costruite come ho fatto io oppure vi ricordate di acquistarlo quando comperate il ricevitore GPS (controllate che anche il vostro PC sia dotato della stessa interfaccia seriale RS232).

 

Garmin Etrex Summit - Connettore RS232 non standard

Va comunque detto che i nuovi modelli (gli HC) dispongono invece di interfaccia USB.

 

Un ultima considerazione sui costi: Il modello ETREX SUMMIT è abbastanza costoso (intorno ai 240 euro) ma le prestazioni base sono comuni a tutti i modelli ETREX quindi anche un modello base da 100 euro potrebbe essere sufficiente alle vostre esigenze.

 

In ogni caso, prima di un acquisto scaricatevi dal sito i manuali d'uso in italiano, per capire se il modello che vi interessa fa al caso vostro.

 

 

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